Wall of Kindness: il muro che unisce
Storicamente i muri sono stati sempre costruiti con l’intento di marcare confini, separare popolazioni. Ricordiamo il Muro di Berlino che circondava la parte Ovest per 161 Km, costruito nel 1961 e abbattuto nel 1989, la Grande Muraglia Cinese, dichiarata una delle 7 meraviglie del mondo moderno, costruita dalla Cina contro le invasioni dei Mongoli, la barriera di separazione tra la Corea del Nord e quella del Sud, il muro di 3300Km costruito dall’India per marcare il confine con il Pakistan e, l’ultimo, in ordine di tempo, nato tra gli Stati Uniti e Messico; anche in Italia fino al 2004 ne abbiamo avuto uno, quello che divideva Gorizia da Nova Gorica allora città Ex Jugoslava e oggi Slovena.
Da qualche anno, però, dei muri sono stati utilizzati non per dividere ma per essere solidali: sono i “muri della gentilezza”. L’idea nasce in Iran, nel 2015, a Mashad, dove un muro ha cominciato a collezionare coperte e giacche destinate ai senzatetto. L’iniziativa diventa subito virale e presto il muro della gentilezza si diffonde in tutto il mondo, con un motto ben preciso: Se non ne hai bisogno lascialo. Se ne hai bisogno prendilo. Nuovi muri solidali sono nati nel 2016 in Pakistan e in Cina nella regione autonoma di Guangxi Zhuang. Nel novembre del 2017 un nuovo “Wall of Kindness” è spuntato in Giordania ad Amman presso il Landmark Amman Hotel che si è impegnato a raccogliere i vestiti donati dai passanti, a lavarli e a consegnarli ai bisognosi che ne facevano richiesta. Recentemente anche la Svezia a Uppsala ne ha istituito uno.
E in Italia? Si, si sono esempi anche nel nostro Paese.
A Bologna in via Bombicci 3, dove ha sede il nido “La Trottola” è stato costruito un vero e proprio muro della gentilezza sulla recinzione esterna: oltre agli appendiabiti per i vestiti sono state messe alcune cassette di plastica per raccogliere oggetti, soprattutto giocattoli, libri o altro che non servono più, per essere prelevati da chi ne ha bisogno. Altro esempio di “Muro della Gentilezza” nato per donare capi invernali ai senzatetto o alle famiglie meno abbienti, lo troviamo in Campania, precisamente a Cerreto Sannita nel Beneventano, grazie all’iniziativa della Caritas e della Diocesi. Nel mese di gennaio 2020 nasce anche a Milano, nei pressi del Cimitero Monumentale, un muro della gentilezza che raccoglie libri, vestiti e altri oggetti da regalare a chi ne ha più bisogno.
Ci auguriamo che anche nella nostra città si possa crearne uno: basta poco, una parete con un attaccapanni e la voglia di aiutare il prossimo.
La Redazione