Visita a casa Leopardi

Lunedì 20 marzo noi ragazzi delle classi terze, accompagnati dai nostri docenti, siamo andati a Recanati per visitare i luoghi più importanti della vita di Leopardi.

All’inizio abbiamo visitato l’orto sul colle dell’Infinito. Forse sarà stato il pensiero che due secoli prima proprio in quel posto Leopardi trovò l’ispirazione per il suo capolavoro; o forse l’armonia e la tranquillità trasmessa dai fiori e dalle piante che arricchiscono il giardino curatissimo; o forse ancora il paesaggio sconfinato che si fa ammirare da lassù… sta di fatto che camminare in quel luogo è stato molto emozionante! E pensare che fino a pochi anni fa non era nemmeno possibile metterci piede. Infatti l’orto è stato a lungo di proprietà di un convento e solo di recente il Fondo Ambiente Italiano lo ha acquisito e reso accessibile a tutti.

Dopo abbiamo visitato la casa natale di Leopardi, che ancora oggi è abitata dai discendenti del poeta. Al primo piano ci siamo soffermati nelle stanze della biblioteca: è enorme! Pensare che Leopardi abbia letto quasi tutti quei libri dà le vertigini! Alcuni di quei libri tra l’altro erano proibiti all’epoca e Monaldo Leopardi ha dovuto ottenere il permesso del papa per farli leggere a suo figlio. La guida ci ha fatto notare in particolare una Bibbia scritta in diverse lingue, grazie alla quale un giovanissimo Leopardi ha imparato il greco antico e l’ebraico!

La cosa più bella però è stata guardare dalla finestra della biblioteca verso la piazza. Proprio da quella finestra Leopardi guardava e ascoltava cantare Teresa Fattorini, morta giovanissima, ma resa immortale col nome di Silvia nella celebre poesia che abbiamo studiato a scuola. Camminando attraverso quelle stanze piene di libri, abbiamo capito cosa intendesse Leopardi quando parlava di “studio matto e disperatissimo”!

Poi siamo passati a visitare il museo, dove sono esposti molti oggetti e libri appartenuti a Leopardi e alla sua famiglia. Alcuni li aveva scritti il poeta da giovane, quando aveva più o meno la nostra età.

Infine abbiamo fatto una passeggiata per le vie di Recanati e ci siamo accorti che tutta la città è piena di riferimenti a Leopardi. Ad esempio siamo entrati nel cortile del liceo classico, che naturalmente è intitolato a Giacomo Leopardi. E per finire siamo arrivati nella piazza del comune, dove svetta la statua del poeta.

Insomma, ci siamo immersi totalmente nei luoghi leopardiani, ed è stato un dolce naufragar!

Classe 3D

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