Ulisse, un eroe eterno
Pochi eroi brillano con la stessa intensità di Ulisse nell’intricato labirinto della mitologia greca.
Ulisse è un eroe virtuoso e buono: secondo il modo di pensare del mondo greco, infatti, la bellezza esteriore è specchio di quella interiore. L’eroe dimostra la sua forza fisica in numerose occasioni, come quando combatte e affronta i prepotenti e arroganti proci. Ha anche una grande forza interiore nell’affrontare le avversità.
Ulisse è un uomo saggio, astuto, d’azione e incarna le sfaccettature dell’umanità nella lotta tra forza e astuzia, amore e dovere, avventura e ritorno a casa. E’ un uomo che usa l’intelligenza, è un eroe moderno per il suo desiderio di conoscere. Nella mitologia greca Ulisse incarna il simbolo dell’uomo che riesce a superare le prove della vita con la forza del suo ingegno.
In origine il suo nome era Odisseo che significa “sono irato” perché i suoi inganni scatenano l’ira degli dèi e degli uomini.
Sebbene non fosse noto per la sua forza fisica come Achille o per il suo coraggio indomito come Ettore, Ulisse svolse un ruolo fondamentale nella guerra di Troia grazie alla sua astuzia e alla sua abilità strategica. Durante la guerra, Ulisse si distinse non tanto per la sua forza in battaglia, quanto per la sua saggezza. Fu lui a convincere Achille a unirsi alla guerra. Il contributo più significativo fu l’idea del cavallo di Troia. Ulisse è un uomo capace di mostrare il suo enorme coraggio ma anche tutta la sua fragilità, infatti, non si vergogna nemmeno di piangere quando era prigioniero della ninfa Calipso.
Ulisse è eroe della mitologia greca e romana e il suo fascino ha ispirato scrittori, artisti e filosofi nei secoli. Nella letteratura, uno dei riferimenti più noti a Ulisse è nel poema epico di Dante Alighieri, “La Divina Commedia”.
Dante mette Ulisse nell’Inferno perché lo immagina coinvolgere i suoi compagni per oltrepassare le Colonne d’Ercole, che segnavano i limiti estremi del mondo conosciuto. I suoi compagni volevano rimanere ad Itaca, ormai che erano tornati a casa dopo tanto tempo, ma Ulisse li convince con questi versi: “considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. Cioè, dice ai compagni di non dimenticare che sono uomini e non animali e devono mostrare coraggio, esplorare il mondo e conoscere cose nuove.
Con queste parole, Dante trasforma Ulisse in un modello positivo di comportamento umano e non nasconde la propria ammirazione per questo eroe.
Aurora, Azzurra, Elisa, Lucia e Rebecca, classe 1A