Testo descrittivo: il paesaggio
Centro ippico Andrea
Sono passati cinque anni da quando ho iniziato equitazione al Centro ippico Andrea, un posto magnifico! Si trova nelle Marche, a Porto Recanati. Nel Centro ci sono molti alberi e ovunque ti giri ne trovi uno.
Appena entri, a destra trovi i box dove tengono i cavalli, a sinistra l’albergo dove puoi prenotare per starci qualche notte, davanti una stradina dove puoi andare a passeggiare con i cavalli, è in pianura ed è vicino ad un fiume.
In questo luogo puoi sentire gli uccellini che cinguettano ed è molto bello mentre si va a cavallo. Verso l’ora di pranzo si sentono i cavalli che nitriscono perché hanno fame e, se non gli dai da mangiare subito, continuano a nitrire per tutto il giorno. Si sente anche l’odore delle margherite. Ci sono due campi, uno esterno e uno interno: quello esterno è più grande e per l’estate è meglio perché si sta all’aria aperta, invece quello interno è più piccolo.
La strada sterrata è divisa dal prato da una staccionata in legno.
A me questo maneggio piace moltissimo, mi fa sentire bene, lo spazio esterno è ben curato, i cavalli sono tenuti molto bene e consiglierei a tutti di farci un giro.
Aurora I A
Le Maldive
Questo magnifico paesaggio delle Maldive sembra un paradiso. L’immagine del mare con il suo colore tenue è di un azzurro meraviglioso, l’acqua è trasparente e sul fondale presenta delle chiazze più scure.
È pieno di baite dello stesso colore tendente al marrone e con i tetti di paglia; il ponte costruito sopra il mare è fatto di legno e ci sono delle lucine meravigliose. In lontanaza si vede un’ isola simile a questa con delle baite stupende.
Immagino si senta il suono della musica rilassante in sottofondo e quello delle onde che si muovono dolcemente, ma anche il profumo di cocco, salsedine, e verso l’ora di cena si potrà sentire l’odore di pesce fritto.
Io personalmente in questo posto non ci sono mai stata davvero, ma lo vorrei tanto visitare perché è il luogo dei miei sogni e suscita in me gioia e spensieratezza.
Yasmin 1C
La spiaggia del Balneare Il Faro
Descrivo la spiaggia dove trascorro la mia estate, alla quale si accede passando per il Balneare Il Faro che si trova a Porto Recanati, nelle Marche.
Nel mio balneare, appena arrivi, sulla destra trovi il bar e sulla sinistra vedi il Monte Conero, che si espone alto e maestoso alla vista di tutti. Avanzando, si cominciano a vedere gli ombrelloni e il mare splendido, azzurro e lucente, ma solo se ti sforzi bene, ti sembrerà di vedere il mare mescolarsi con il cielo, fino a quando diventano una cosa unica. Sempre dritto a te troverai gli scogli, i gabbiani che ci si posano sopra e le onde che ci si scontrano e si frantumano in mille goccioline, come dei piccoli pezzi di vetro sparsi a terra.
Vicino alla spiaggia, se continui verso sinistra, puoi vedere i giochi: uno scivolo, un’altalena e un castello rosa fatto di plastica. Proprio dietro i giochi, se continui a camminare, puoi scorgere un’altra parte di spiaggia, dove si trovano anche le docce e i bagni. Dietro al balneare è situato un pub che si chiama El Barile dove si cucinano molte cose fritte: olive ascolane, mozzarelline fritte…
Se ritorni all’ingresso, sulla destra potrai vedere l’Hotel Bianchi e un bar che si chiama Il Gatto e la Volpe. Proprio davanti a questo bar si trova la piazza principale di Porto Recanati con le due famose gelaterie, Giorgio e Guido.
Quando mi trovo in spiaggia mi sento come se fossi in una seconda casa, perché mi mette a mio agio.
Ida, 1D
Un perfetto paesaggio di montagna: Frontignano di Ussita
Il paesaggio che sto per descrivere è veramente bello. Si trova all’ interno delle Marche e si chiama Frontignano di Ussita. Appena si arriva vedi subito montagne innevate e la neve mi fa ricordare un foglio di carta pulito per il suo colore bianco. Ovviamente se si va in inverno la possibilità di trovare la neve è molta, mentre se si va in estate la neve potrebbe esserci, ma poca e sulle montagne più alte.
Ci sono anche delle case, però alcune sono distrutte a causa del terremoto di qualche anno fa.
Salendo un po’ più in su si trova ancora più neve e le montagne si vedono più vicine e c’è solitamente un venticello freddo che mi accarezza i capelli, ha un odore fresco come la menta, però, mentre ne sento l’odore, il naso mi si congela. Salendo ancora più su, si vede la casa che i miei nonni affittavano per trascorrere l’estate, però non è agibile appunto perché c’è stato il terremoto.
Ci sono anche le seggiovie e salendoci sopra sembra di volare, è bellissimo perché si vede tutto l’intero paesaggio. Questa località mi piace molto perché ci sono tanti parchi con giochi per bambini. Quando è Natale secondo me è il periodo perfetto, prima di tutto perché c’è la neve, poi perché le luci mi illuminano gli occhi e mi fanno emozionare ancora di più.
A primavera i fiori sono una cosa meravigliosa perché sono tinti dall’arancione al giallo e mi verrebbe voglia di portarmene a casa tutti quanti per la loro bellezza unica. Ci sono anche dei recinti con dentro dei cavalli, mucche e alcune volte addirittura gli asini. Ovviamente stanno lì solamente d’estate altrimenti avrebbero freddo anche loro. Molte volte, quando mi avvio verso casa, mi fermo sempre in un borgo a prendere il formaggio, la lonza e dei biscotti con le gocce di cioccolato perfetti da inzuppare con il latte.
Quando mi reco in questo posto è come fosse la mia seconda casa perché mi sento libera e ci vivrei volentieri.
Sofia 1b
Al mare con il Grest
Era il 25 giugno 2024 di mercoledì, il giorno in cui al Grest organizzato dall’Oratorio, si andava al mare. Era una giornata molto calda e mentre ci dirigevamo verso il mare, io e le mie quattro amiche ridevamo e scherzavamo felici. Una volta arrivate, ci siamo dovute dividere per poi rincontrarci appena cambiate. Il mare era calmo e la sabbia scottava. Alla destra degli ombrelloni c’era un bar in cui in estate solitamente andavamo a merenda per prenderci qualcosa da mangiare, davanti agli ombrelloni c’era il mare con tanti scogli con sopra i gabbiani.
Dietro la spiaggia, oltre il lungomare, si trovava il parco Europa dove c’erano scivoli su cui salivamo per lanciarci i gavettoni. Il parco era sempre molto pieno di bambini più piccoli ed era delimitato da cespugli che lo incorniciavano per tutta la sua grandezza.
C’era sempre un odore di natura misto a quello del mare. Uno dei momenti che ricordo di più è quando dicevamo che Giada non poteva farsi il bagno perché sennò sarebbe diventata una sirena.
Verso le 11:30 l’aria iniziava a farsi più calda, si sentiva l’odore di pesce proveniente dai balneari vicini. Poco prima di tornare in Oratorio, il mare si faceva un po’ più piatto senza onde, l’aria si iniziava a scaldare sempre di più. Il tempo passava molto veloce e l’ora in cui dovevamo tornare a casa arrivava sempre troppo velocemente!
Ludovica 1 D