Testo descrittivo: fantasy
Il villaggio degli animali fantastici
Tanto tempo fa, tutti i guerrieri, le guerriere, i draghi…avevano combattuto in una foresta per colpa del cattivo più temibile al mondo: Black. Lui ogni anno, con la sua mente, creava cattivi con tantissima malvagità che prendevano vita, ed ogni volta che creava questi cattivi, era sempre sicuro che avrebbe preso l’anima del drago d’oro, ma i suoi cattivi morivano sempre.
Un giorno trovò un piccolo villaggio: era bello e aveva vicino una foresta che si chiamava “la foresta degli animali fantastici” e in questa foresta c’erano degli animali, però se qualcuno voleva far del male a queste creature veniva punito o ucciso. Black pensò di creare un cattivo pericoloso, così andò e si mise al lavoro.
In questo villaggio viveva anche una ragazza che si chiamava Cristallo e a farle compagnia c’era un cerbiatto, ma non un cerbiatto normale, lui era un Cilin una creatura magica che sceglieva le persone gentili, coraggiose e anche pure di cuore. Cristallo era molto affezionata al suo piccolo animale, perché lui le teneva sempre compagnia e lei teneva compagnia a lui perché sua madre era stata uccisa. La ragazza aveva undici anni, i capelli marroni e lunghi, gli occhi neri e un vestito bellissimo con i colori blu e argento. Invece il suo animale era marrone e con occhi neri e trasmetteva una sensazione di tenerezza. Un giorno, mentre camminava tranquilla, nel villaggio una casa andò a fuoco e tutti avevano paura perché Black era il cattivo più spaventoso di tutti i cattivi, era alto, tutto di nero anche se la pelle era bianca. Mentre bruciava le case, gli abitanti lo supplicavano di smettere. La ragazza e il suo amico si avvicinarono per vedere l’incendio, tutto stava andando a fuoco, anche la casa dei genitori di Cristallo, che però, fortunatamente, si salvarono. Cristallo tornò nel bosco e si addormentò nell’erba alta a fianco del suo Cilin. Comparve un piccolo coniglietto, era il coniglio della luna che si svegliava solo di notte come i gufi ma adesso era giorno, però questa foresta era fatta apposta per tenere svegli i conigli della luna perché era per metà giorno e per metà notte. La ragazza si accorse che il coniglio era gravemente ferito perché una potente forza oscura l’aveva colpito, così la ragazza prese dalla sua borsa una bottiglietta di acqua color azzurro e poi la mise sulla ferita. Il coniglio era salvo. Però il coniglio per ringraziarla le diede una mappa e le disse: << Questa mappa ti porterà in un posto in cui tu potrai vendicarti di quella persona che ti ha distrutto la casa, buona fortuna ragazza coraggiosa!>> La ragazza disse che non si sentiva in grado di fare una cosa del genere, ma il coniglietto disse che doveva farlo perché era speciale.
La foresta era bellissima, piena di magia, di creature fantastiche, il cielo era metà giorno e metà notte per la questione dei conigli della luna e poi gli alberi erano di cristallo. Ma mentre Cristallo camminava, si scontrò con una persona e quando si voltò si accorse che era un guerriero forte e coraggioso e aveva i capelli corti e bianchi e le orecchie a punta, era un elfo guerriero con l’ armatura d’ argento.
L’elfo si presentò: era Luca, cavaliere di Ambrug la città protetta, anche lui in missione per prendere l’anima del drago d’oro, così il Villaggio degli animali fantastici sarebbe stata al sicuro, perché chiunque avesse preso quell’anima sarebbe stato invincibile. Allora Cristallo e il cavaliere si misero alla ricerca insieme. Camminarono per mesi attraversando fiumi impetuosi e combattendo antichi mostri. Cristallo una notte uscì dalla tenda e decise di provare con il Cilin che le stava accanto quale fosse il suo potere magico. Stava per arrendersi quando una persona si avvicinò a lei e le disse:<< scusa piccola è lei la prescelta?>>.
Allora si voltò e scagliò un forte potere di ghiaccio verso quella persona che si congelò subito. L’elfo si svegliò e vide Cristallo che aveva congelato una persona e disse:<< che cos’è successo Cristallo e perché hai il potere del ghiaccio?>>.
Allora Cristallo piena di felicità disse:<< era il mio potere misterioso che volevo scoprire da tanti anni>>. Allora l’elfo le disse di provvedere anche a scongelare il poveretto. Cristallo chiese scusa e chiese cosa significasse quello che le aveva detto, cioè che era la prescelta. La persona era una fata che non rispose subito ma si unì ai due nella ricerca. La squadra arrivò alla tana del drago, vide il drago che dormiva, però da dietro arrivò una freccia che, anziché colpire il drago, colpì Cristallo. Tutti erano tristi per lei però il drago quando si svegliò capì che la ragazza si era messa davanti a lui per proteggerlo dalla freccia, allora fece una magia, consegnò ai cavalieri la sua anima e con un soffio fece risvegliare Cristallo, mentre lui si accasciò ormai morto. La ragazza e i cavalieri andarono dal malefico Black che aveva già preparato il suo esercito e così iniziò la battaglia.
Lo scontro fu lungo e doloroso con spade luccicanti e molti morti. Alla fine Cristallo affrontò Black e disse:<<tu hai perso l’esercito, hai perso la tua forza, ora è il momento di affrontarmi!>>. Così la ragazza lanciò il suo potere dell’anima del drago e Black morì. Tutta la squadra trionfò grazie al potere del drago d’oro e tutta la città fu al sicuro grazie hai valorosi eroi “la squadra del drago d’oro”.
Emma I A
Il prescelto
Tempo fa nel regno di Lungavista, la peste stava sterminando la popolazione, rovinando così l’intero regno. C’era un giovane ragazzo di nome Lucas con occhi azzurri, capelli castani e ricci e il naso piccolo. Mentre stava accendendo il fuoco, sentì la mamma urlare. Lui si precipitò da lei scoprendo che aveva preso la peste. La mamma scappò subito via per evitare di contagiarlo. Lui provò a fermarla, ma non ci riuscì. Mentre cercava la madre, una persona incappucciata lo fermò. Intuì che era una donna. Lei gli disse che, per salvare la madre, doveva seguirla. Lui senza pensarci due volte andò allora con lei che lo portò nel bosco. Lì c’era un portale.
Lucas si fermò pensando che stava sognando, allora volle cadere a peso morto a terra e si fece ovviamente male. Quindi capì subito che quello non era un sogno. Lucas non si fidava della donna incappucciata, però per la madre avrebbe fatto di tutto. Quando uscì dal portale entrò in una foresta incantata. C’erano folletti e animali colorati di mille colori. Chiese alla donna di rivelare il suo volto, lei si tolse il mantello ed era un elfo. Si chiamava Melany, aveva capelli color dell’argento, occhi azzurri, orecchie a punta e un vestito completamente bianco con qualche ricamo dorato. Lui era senza parole, ma ancora si chiedeva perché era lì. Lei spiegò che era il prescelto per salvare il suo regno e la foresta. Lucas disse che si sbagliava, che era solo un ragazzino. Ma lei negava tutto. Allora si misero in viaggio per andare dal capo degli elfi. Il ragazzo lo vide in lontananza. Era alto, muscoloso e con una cicatrice. Una volta arrivati, Lucas osservò draghi colorati, esseri alati e altri più piccoli che imparavano a volare. Il luogo era fantastico con cascate dorate, monti di diamante e le casette erano appese con un filo d’erba e ricoperte da fiori.
Appena arrivati al palazzo, il capo pensava fosse uno scherzo, infatti ordinò di riportarlo indietro, ma la ragazza insistette e disse che lo avrebbe preparato per la battaglia finale. Lui confermò che era spacciato, ma Lucas non si arrese. Il pomeriggio iniziarono subito con le arti oscure. Il primo compito era provare a fermare un incantesimo. C’era un problema: il ragazzo non credeva ancora nella magia. Melany lo mise alla prova. Lo portò su un ponte di legno che stava crollando… Lui si sbloccò e sprigionò il suo potenziale magico. Era sbalordito. Non sapeva che dire.
Dopo una settimana di allenamenti, prove e incantesimi, era finalmente pronto per la battaglia finale. Quel giorno arrivò, lui iniziò a combattere contro un esercito di centauri che riuscì a sconfiggere. Però adesso arrivò la parte più complessa. Il capo dell’esercito, il centauro più forte di tutti entrò in battaglia con un salto che fece tremare la terra come se ci fosse stato un terremoto. Sarà stato alto 100 metri. La battaglia iniziò con un colpo al ragazzo, dritto sulle gambe. Però di risposta al centauro si spezzò una delle sue, perché il suo avversario era troppo forte. Il centauro infuriato decise tirare un colpo così forte che il ragazzo quasi stava per cadere dal dirupo. Però si rialzò e per la creatura fu la fine. Appena il centauro perse la battaglia, la foresta diventò più chiara. Non sembrava vero. Lucas fu nominato come il ragazzo più forte. Fu colui che salvò il regno e poteva prendere in sposa la principessa, però lui decise di rifiutare per trovare la madre e portarla nella foresta incantata. Appena la trovò, la guarì subito. Insieme andarono dall’ elfa… Così Lucas e Melany si sposarono e vissero tutti felici e contenti.
Victoria 1B
La strega Lareunt e la principessa Elittes
Nel regno di Caocosas tanto tempo fa vi era una bellissima principessa dagli occhi verdi che ricordavano il colore delle foreste, i capelli rossi come il sangue e le labbra carnose. Era alta e snella, indossava spesso uno splendido vestito rosso con l’aggiunta di un corsetto nero. Lei si chiamava Elittes. Da qualche giorno vi era in corso un’epidemia di peste che stava massacrando tutto il suo amato regno. La causa era il maleficio incantato scatenato da una perfida strega. Allora Elittes decise di andare in cima alla montagna di Selmontes. Quella montagna era altissima e lì aveva rifugio il più saggio dei draghi. A prima impressione sembrava cattivo ma non lo era in realtà. Si chiamava Joness. Era enorme e non riceveva visite da secoli perché chi provava a raggiungerlo moriva già soltanto se cercava di scalare la montagna. Elittes però non si fece scoraggiare. Partì per salvare il suo villaggio. Come prima impresa dovette raggirare il castello del guardiano della strega. All’inizio dovette sorpassare un lago di lava bollente, per poi ritrovarsi a fare slalom tra delle spranghe. Alla fine riuscì a passare senza farsi notare. Poi riuscì a scalare i primi 4 metri della montagna, ma lei non sapeva che ogni 5 metri c’era una prova. Arrivata al quinto metro, doveva dimostrare di riuscire a saltare giù da un burrone, fidandosi del fato. Riuscì ad arrivare anche al decimo metro cercando di schivare coltelli volanti da cui non si capiva la provenienza perché arrivavano inaspettatamente dagli alberi e dalle rocce. Ogni prova diventava sempre più difficile. Con molte difficoltà riuscì ad arrivare in cima… Ma c’era qualcosa di strano mai visto prima: un portale in ossidiana con disegnati dei feroci draghi. Elittes anche se aveva paura, entrò e si ritrovò il saggio drago davanti. La principessa spiegò al saggio drago cosa stava accadendo nel suo villaggio. Allora il drago decise di dargli una pozione magica per far avverare tutti i suoi desideri. La pozione diventava un potente veleno: doveva esser bevuta dalla strega, poi il suo nome doveva essere scritto sulla terra e infine andava detta una formula per ben tre volte “GIRA GIRA E RIGIRINA”.
La principessa scese dal monte e tornò al regno, armata di corazza, spada e pozione. Dovette superare diverse imprese per arrivare al regno maledetto della strega, tra cui la più difficile, cioè quella di scegliere ad occhi chiusi una porta fra tre. Nella prima stanza c’erano dei serpenti con la testa da leone, la seconda stanza era vuota e la terza c’era un vapore tossico.
Riuscì a superare queste sfide dopo giorni e notti insonni e così riuscì ad arrivare al regno maledetto. La principessa agì di notte quando la strega dormiva. Nel cibo le mise la pozione. Sulla terra scrisse il suo nome e poi ovviamente disse: “GIRA GIRA E RIGIRINA”. Così la strega iniziò a morire ma lentamente. Era forte e si accorse di Elittes così l’attaccò. Iniziò a soffrire sempre di più, fino a quando smise di lottare contro la bella e coraggiosa principessa. L’epidemia che aveva scagliato la strega Laurent alla fine cessò, grazie alla principessa. La strega era sconfitta. Alla fine la principessa Elittes si incamminò per tornare al regno di Caocosas. Il regno maledetto della strega Laurent non esisteva più, le porte delle prove che prima erano in mezzo al bosco furono sigillate e il castello di guardia non c’era più. Tutti erano guariti, ma Elittes decise comunque di usare le ultime gocce della pozione. Mise nel centro del regno l’ampolla magica rossa per far esaudire un piccolo desidero. Disse “GIRA GIRA E…… RIGIRINA” affinché ci fosse la pace nel regno.
Passarono gli anni e tutto sembrava essere finito, quando nuovamente il regno fu colpito da un’incursione di folletti dispettosi. La strega non era morta. Allora la principessa dovette superare altre e nuove prove per arrivare alla montagna di Selterson, più alta di quella precedente, dove vi era un drago molto potente. Il drago si chiamava Salturenser II. Il drago era rosso fuoco, aveva gli occhi verdi, marroni e gialli. Era enorme e alto con degli aculei pungenti. Le diede uno scettro magico che stavolta doveva veramente uccidere la strega. Lo scettro era d’ oro e argento con incastonati ben settantadue diamanti e centoquarantasette zaffiri e gemme rosa. Dovette entrare in una stanza rossa dove si trovò faccia a faccia con la strega che le urlò : “Ah, inutile e bugiarda principessa, io ti eliminerò!”
La principessa si spaventò, ma comunque continuò a resistere per salvare il suo popolo. La strega le fece un incantesimo e Elittess si addormentò. Il giorno dopo si trovò legata a un masso pesante. Dovette salire e incontrò yeti enormi bianchi e feroci. Pensava di non farcela. La principessa era sporca, il suo vestito era diventato orrendo e soprattutto era affamata. Sembrava tutto impossibile ma Elittess aveva un anello dei desideri. Fu un dono dell’ultimo drago. La principessa provava a chiedere all’anello di scappare ma l’anello non rispondeva.
Quindi la principessa si arrese e infine decise di chiedere all’anello un’enorme portata di cibo. Le arrivò così una cesta piena. Vi era in grande quantità soprattutto il pollo e il pane, ma vi era anche il caviale e la pasta con aggiunta di cozze, vongole, ostriche e soprattutto quantità esorbitanti di frutta e verdura. La principessa affamata riuscì a divorare tutto velocemente. Il giorno dopo essere tornata dalla cima del monte, la strega la legò di nuovo e questa volta ad una ruota rotante. La strega mise a dura prova la principessa. Ogni volta la minacciava con qualcosa di pericoloso o pesante, ma allo stesso tempo le faceva bere varie pozioni per vedere che effetto avessero. La strega però non sapeva ancora che tutte queste pozioni che le dava rendevano la principessa sempre più forte.
All’ennesima prova e all’ennesima pozione, la principessa era diventata potentissima mentre la strega divenne polvere. Elittess voleva essere veramente sicura che tutto fosse finito, così si incamminò verso la foresta maledetta da spettri. Poi si trovò davanti un Bigfoot gigantesco che le fece un indovinello. Elittes indovinò. “Quale animale di mattina ha 4 gambe, di pomeriggio ne ha 2 e di sera ne ha 3?”: “L’uomo! E rappresenta la sua vita”.
Il Bigfoot le regalò un pugnale e la corteccia di legno bianco. Elittes ci mise mesi e mesi per trovare il nuovo nascondiglio della strega che difatti si era solo trasformata in polvere perché debole ma ancora era in vita. Elittess entrò nella capanna. La strega era vicino al calderone. Elittess la spinse lì dentro. Dopo tanto tempo tornò al suo regno dove tutto era cambiato. Una voce stridula però si presentò all’udito della principessa. Sembrava una voce purtroppo ben riconoscibile, quella della strega: “Pensavate, fosse finita!” Elittess pensò che era la sua immaginazione. Doveva ancora riprendersi da tutto quello che le era successo. Ora era a casa.
Martina 1C