Studenti, scrittori di fiabe

LA FANCIULLA E IL DRAGO BUONO

FIABA III

C’era una volta una principessa di nome Mariam. Era alta e magra, abile e veloce. Era sempre accompagnata dal mago Hearts, che aveva poteri infiniti e viaggiava senza paura. Era alto, con una lunga barba bianca, e indossava sempre un grande cappello a punta sul capo, mentre alla mano destra stringeva un grande bastone con una piccola sfera sulla punta.
Una notte Mariam entrò in una stanza del castello che la madre, la quale era venuta a mancare, le aveva sempre proibito. Entrò e, come varcò la soglia, notò un baule. Era di legno e aveva un lucchetto, intagliati e decorati con polvere d’argento c’erano dei disegni che rappresentavano montagne. Quando Mairam fu vicina, in automatico scattò il lucchetto e si aprì il baule. Uscì incredibilmente tanta luce, e la principessa notò al suo interno una statua che rappresentava un cucciolo di drago.
Quando la principessa si avvicinò, toccò la statuina… E CRACK! Iniziò a rompersi, prima piccole crepe poi più grandi, fin quando dalla terracotta non uscì un draghetto. Era piccolo e bianco. Aveva gli occhi azzurri come il mare, due piccole corna nere e le ali dietro la schiena. Poi chiuse gli occhi per dormire.
La principessa non ebbe il tempo di pensare perché all’improvviso dal giardino arrivarono grida di terrore.
Mariam uscì e vide un dragone. Questo si girò verso di lei che era alla finestra e la guardò. Il drago era enorme e voleva arrivare fin dentro al castello. Mariam non fece in tempo a reagire che iniziò a sputare fiamme.
Ma improvvisamente Mariam ebbe un lampo di genio e capì cosa turbava il dragone. Capì che era una lei, una dragonessa.
La principessa allora corse all’interno del castello, inseguita dalla bestia infuriata, e raggiunse la stanza segreta.
Poco prima di entrare, la dragonessa le sputò una fiammata contro, e proprio quando il fuoco stava per colpirla, uno scudo magico la protesse. Era stato Hearts!
Mariam non aspettò un altro momento e corse nella sala per prendere il draghetto.
Però c’era qualcuno, una donna che lo teneva tra le mani.
Era la malvagia maga Rayla. Era magra, bassa, brutta con la pelle bianchissima, il naso era piccolo ma con una grande gobba. Aveva il viso pieno di rughe, la bocca piccola con denti gialli e storti. Era vendicativa ed egoista, ma soprattutto voleva impadronirsi del cucciolo di drago, per domarlo e conquistare il regno.
Iniziò una lotta. Da una parte la dragonessa che incendiava ogni cosa, dall’altra il mago Hearts contro Rayla.
Hearts sembrava spacciato e ormai la vittoria era nelle mani di Rayla, che sorrideva trionfante.
Sembrava proprio che il combattimento volesse concludersi con la vittoria della maga maligna, finché, con grande stupore, il draghetto aprì gli occhi e sputò gelo. Uscirono non fiamme dalla sua bocca ma ghiaccio e congelò Rayla. Il piccolo drago si mostrò gentile con la principessa che aveva guidato sua madre fino a lui.
La maga cercò di resistere e provò a fuggire, ma Mariam la colpì al cuore.
Il regno era salvo dal terrore della maga Rayla.
La principessa Mairam poteva stare serena adesso nel suo castello in compagnia del piccolo drago, a cui era stato dato il nome di Spuck. Ma non solo, il castello divenne dimora anche della sua mamma, la magnifica dragonessa.
E vissero felici e contenti.

FRANCESCO, GIULIA, FIRAS, YAMIN, SUMAIKA – 1C

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