Studenti, scrittori di fiabe
IL BURGER CORAGGIOSO NEL MEDIOEVO
C’era una volta un regno indipendente in una bella pianura con una grotta.
Dentro di essa c’ era un drago che dormiva.
Un giorno però si svegliò perché aveva fame.
Andò al villaggio più vicino, lo incendiò e mangiò tutto il cibo.
Gli abitanti ne avevano paura.
Arrivò così un cavaliere, il Cavaliere Hamburger, che era grassottello, basso, aveva i capelli marroncini, gli occhi grandi e neri, il naso tondo, un bel sorriso ed era croccante fuori e morbido dentro.
Era anche molto coraggioso e voleva affrontare il drago, ma non ci riuscì. Ci ripensò perché aveva con sé una spada di legno.
Il giorno dopo allora si avviò dal Grande Fabbro Hot Dog e gli chiese di forgiargli una spada di ferro e di peperoncino. Chiese del peperoncino affinché la spada potesse essere più potente prendendo fuoco con fiamme piccanti.
L’ indomani andò a ritirare la spada e decise di provarla.
Si addentrò nel bosco per sconfiggere il drago, ma camminando vide qualcosa di particolare: incontrò un peperoncino rosso e verde. Il cavaliere si avvicinò incuriosito, ma questo Peperoncino era vivo. Se si arrabbiava, infuocava tutto.
Il Cavaliere Hamburger cercò di toccare il Peperoncino che sfoderò la spada non fidandosi del cavalier panino.
Hamburger allora fu sincero e disse che stava andando a combattere contro il drago. Il Peperoncino impavido volle unirsi.
Si avventurarono verso la grotta e durante il cammino scorsero un vulcano che eruttava un fiume di formaggio cheddar.
Il Peperoncino confidò al cavaliere che in un luogo segreto c’era una foresta con alberi di bacon, a cui arrivarono con grande meraviglia, ma qui ad attenderli c’era lo Stregone Aglio che faceva i dispetti.
I cavalieri Hamburger e Peperoncino, volevano sconfiggere lo stregone, ma non era semplice. Venne loro in mente di trovare un’altra strada e pensarono di salire sull’alta torre magica fatta di budino che oscillava sempre. All’interno c’era un cucchiaino perché un tempo era una vasta valle fatta di budino di vari gusti, ma i giganti erano passati e l’avevano mangiata, perciò rimase solo la torre con il tempio.
I cavalieri si accorsero che ancora ci abitava qualcuno.
Vi dimorava una divinità che viveva nel tempio e sosteneva la torre con delle catene. I cavalieri capirono che la divinità era in realtà prigioniera, così i due eroi mangiarono la torre che crollò.
La divinità per ringraziarli, affidò a loro una chiave che apriva un baule magico. Aperto infatti, portava in un’altra realtà. Era un portale e grazie a questo i due cavalieri giunsero al di là del fiume.
Il fiume era alle spalle e decisero di incamminarsi con prudenza verso la grotta del drago, facendogli credere che si fossero arresi.
Intanto lo stregone Aglio creò una pozione. Strappò una foglia di bacon da un albero e la mescolò con il cheddar. Creò anche la spremuta gassata all’uva. Pure lui si diresse verso la grotta del drago e anticipò i cavalieri. Mentre il drago dormiva gli lasciò il calderone con dentro la bevanda.
Il drago si svegliò e la bevve.
Lo stregone pensava così di aver sottomesso il drago più potente e malvagio, ma non sapeva che in realtà aveva sbagliato pozione e il drago era diventato gentile.
Il cavaliere e il peperoncino arrivarono alla grotta pronti a combattere. Invece trovarono un drago gentile con cui fecero amicizia e scoprirono il calderone. Capirono che la pozione durava per sempre. Il piano dello stregone Aglio era fallito.
Così i villaggi potevano stare sereni, non ci sarebbe più stato un drago a spaventarli, ma anzi sarebbe stato gentile e pronto a proteggerli.
La morale di questa fiaba è che non si giudica mai una persona prima di conoscerla, così come un libro non si giudica dalla copertina, perché c’è sempre tempo per cambiare e farsi conoscere.
FEDERICA A, MICHELE, DAVIDE, NICOLAS, GIORGIA – 1A