Storie di donne: le “suffragette”
Tra la fine dell’Ottocento e il 1914 l’Europa visse un’epoca di pace e di prosperità, chiamata la Belle époque. Durante questo periodo il diritto di voto fu esteso a tutti i cittadini maschi mentre le donne continuarono ad essere discriminate. Così iniziarono a nascere i primi movimenti femministi, come quello delle suffragette: un movimento attivista nato ufficialmente nel Regno Unito, grazie al coraggio di donne che hanno lottato per migliorare le loro condizioni di vita, la loro dignità e per ottenere il diritto di voto.
Il movimento femminile aveva come scopo il raggiungimento di una parità rispetto agli uomini non solo da un punto di vista politico ma anche giuridico ed economico. Infatti, oltre al diritto di voto, le donne volevano anche poter accedere allo studio e all’insegnamento nelle università e alle libere professioni; cosa che si realizzò tuttavia molto lentamente nel corso del Novecento.
Per quanto riguarda invece il diritto elettorale, nel 1835 con il Corporations Act, alle donne venne concesso il diritto di voto, anche se era limitato alle elezioni locali. Le donne inglesi, tuttavia, non si arresero e nel 1869 le suffragette diventarono un movimento nazionale per rivendicare il diritto di voto, ancora non riconosciuto, che portò nel 1897 alla formazione della Società Nazionale per il suffragio femminile.
La fondatrice, Millicent Fawcett, cercò di convincere anche gli uomini ad aderire al movimento, ma ebbe scarso successo. Dopodiché la protesta venne dilagata a livello internazionale, e successivamente Emmeline Pankhurst diede vita all’Unione sociale e politica delle donne (WSPU).
In questo momento il movimento per il suffragio femminile divenne così attivo e violento, che gli scontri con la polizia e gli arresti divennero sempre più frequenti. Nel 1913 una suffragetta arrivò perfino a suicidarsi buttandosi sotto la carrozza di Re Giorgio V.
Fu la Prima guerra mondiale a dimostrare agli uomini più ciechi che le donne erano alla loro pari.
Finalmente le suffragette vinsero la battaglia quando nel 1918 il parlamento del Regno Unito approvò la proposta del diritto di voto che all’inizio era limitato solo alle mogli dei capi famiglia con età superiore ai trenta anni. Solo più tardi, con la legge del 2 Luglio 1928 il suffragio fu esteso a tutte le donne del Regno Unito.
Elena, Elisabetta, Afia, III A