San Francesco, patrono degli ecologisti

Il Cantico di Frate Sole è uno dei più antichi documenti scritti nel volgare italiano, cioè nella lingua che veniva parlata dal popolo nel Medioevo (il volgare deriva dal latino; nel Medioevo il popolo veniva chiamato volgo, dal latino vulgus).

Nella poesia del 1224, scritta in forma di lauda, San Francesco d’Assisi rivolge un inno al Signore per aver creato il mondo, manifestazione concreta della sua bontà e del suo amore. Il Signore viene lodato per l’acqua, il fuoco, i frutti e fiori, il sole, la luna e le stelle che vengono definiti tutti fratelli e sorelle.

San Francesco già 750 anni fa (circa), era dell’idea che tutto ciò che ci circonda va trattato come un fratello o sorella, cioè come parte della nostra esistenza. Chiama fratelli tutti gli esseri del creato perché, come l’uomo, sono creature di Dio, ma chiama fratelli anche il dolore e la morte, perché essi pure fanno parte dell’armonia universale.

Questo suo pensiero è molto attuale e dovremmo tenerlo bene a mente proprio oggi, dove la nostra Madre Terra è inquinata e l’uomo moderno non la rispetta come dovrebbe.

Nonostante la situazione sia molto diversa rispetto al Medioevo, il cantico delle creature, quindi, deve essere apprezzato non solo dal punto di vista estetico o religioso, ma può essere considerato un testo che invita a riflettere su come dobbiamo mantenere la terra per viverci.

Possiamo dire che il Cantico è un modello di consigli, che dovrebbero essere applicati da tutti noi, per vivere meglio in pace con tutto ciò che ci circonda.

La situazione climatica del mondo sta cambiando per colpa dell’inquinamento che tutti noi produciamo con i combustibili fossili, petrolio, carbone e gas necessari a dare energia ai mezzi di trasporto, alle industrie, agli edifici.

Una soluzione collettiva sarebbe quella di cominciare ad utilizzare su larga scala le fonti di energia rinnovabili e non inquinanti. Singolarmente, ognuno di noi, può impegnarsi a cambiare il proprio stile di vita cominciando, per esempio, a limitare l’utilizzo dei mezzi di trasporto inquinanti e ad andare il più possibile in bicicletta o a piedi.

Sarebbe bello poter ricreare l’armonia tra gli uomini e la natura, così che l’uomo impari a non sopraffarla, ma a rispettarla e ad amarla.

Nel 1980 San Francesco fu nominato patrono degli ecologisti.

Aurora, Diletta – 2C

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