Porto Recanati e la battaglia di Lepanto

Nella storia di Porto Recanati, fatto glorioso è la partecipazione di 108 marinai e rematori, con a capo Paolo Gigli, alla battaglia di Lepanto, dove persero la vita 102 marinai.

Nel corso del ‘500 la costa marchigiana fu costantemente sotto attacco da parte dei turchi, non con una guerra aperta, ma attraverso atti di pirateria: sbarchi improvvisi degli equipaggi di “fuste” provenienti dai territori dell’impero Ottomano in piccoli centri costieri mirati al saccheggio e alla cattura di prigionieri da vendere come schiavi. Ad esempio, nel 1518 pirati “barbareschi” (nord-africani) attaccarono il castello di Porto Recanati (il Castello Svevo) e le vicine case dei pescatori, dando fuoco all’intero centro abitato e facendo strage della popolazione.

Un nuovo sbarco ci fu nel 1562, con un altro massacro e con la deportazione in schiavitù di trenta marinai del Porto. Un ulteriore attacco, che si preparava verso Numana nel giugno dello stesso anno, fu sventato dalle navi venete che pattugliavano permanentemente l’Adriatico anche per conto dello Stato Pontificio.

La guerra finì il 7 ottobre 1571, con la vittoria dalla nostra parte.

Gli alunni della 2A

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