Poesie: emulando Dante
FEDERICO II
Camminai verso l’Inferno, trovai Federico
gli chiesi: “Perché sei qui, per un nemico?”
Lui mi rispose affermando che non crede in Dio
Disse: “È proprio un errore mio”.
Gli domandai: “Ti senti peccatore?”
Rispose: “Assolutamente, mi sento un truffatore!”
“Allora io ti auguro il meglio”,
“Peccato che non sono più sveglio”.
Belinda
CAPANEO
Caro Capaneo, superbo e spietato
per la tua rabbia non sei stato amato,
e per aver insultato Dio,
sei destinato a viver nell’oblio.
Oh tu Dante che sei ancora vivo,
e che hai il tuo destino ancora attivo,
non stare tutto questo tempo qui
lasciami solo col dolore ogni dì.
Lara
BONIFACIO VIII
Stavo tra le vie dell’Inferno
quando incontrai Bonifacio lì in eterno.
Lui mi disse: “Ho commesso molti peccati
infatti non ci siamo più incontrati.”
“Dall’ultima volta è passato molto tempo
ora ti ritrovo in mezzo al vento,
solo l’inferno ti puoi meritare
l’unica casa dove puoi abitare.”
Lucilla
VANNI FUCCI
“La vita da bestia mi piacque e non quella umana
Pistoia mi fu una degna tana,
io son Fucci Vanni
e causai molti danni.
Son malvagio più di chiunque altro
per non parlar di quanto sono scaltro.”
Gli chiesi: “Cos’è che ti ha spinto a far questo?”
e lui mi rispose con tono onesto:
“Volevo esser pien di vita
ma non fu così perché la mia fu fallita,
io rubai in quella chiesa
fu un’ardua impresa.”
Filippo