Poesie: emulando Dante
I ragazzi della II E sostituiscono Dante nel viaggio ultraterreno e incontrano le anime dannate. Di seguito leggiamo le poesie da loro composte.
TRISTANO
“Oh Tristano, non capisco: come sei un lussurioso?
Ma sei sempre stato pacifico e gioioso!”
“In realtà ho fatto un peccato
che non verrà mai dimenticato.
Ho amato la bellissima Isotta
con un bel fisico e la faccia ciotta,
per questo sono all’Inferno
e purtroppo ci rimarrò in eterno.”
Lorenzo
LUCIFERO
Allor i’ vidi un angel dannato
tre bocche il aveva e nel centro
per eterno Giuda fu masticato,
ai lati li traditor per tormento
de Cesare l’amico el figlio.
M’avvicinai allo eterno
e dissi subito con un bisbiglio:
“I’ devo andar or p’altre vie
perch’ì lo dannato non assomiglio.
Anda’ io per far cessar agonie,
per l’porte eterno i passai
e cessaron or altrui pazzie.
Matteo
FARINATA DEGLI UBERTI
Cominciai a camminare nell’Inferno
ad un certo punto incontrai il mio nemico,
mi avvicinai con la gola infiammata all’interno.
Lui con sarcasmo mi chiamò “amico”,
lo spinsi chiedendogli perché si è ribellato
lui mi rispose che era un cattivo antico.
Si meritava la tomba infuocata,
me ne andai tutto contrariato
perché non volli più vedere Farinata.
Diama