“Parigi val bene una messa”
“Parigi val bene una messa” è l’iconica frase di Enrico di Borbone, meglio conosciuto come Enrico IV, eletto re di Francia nel 1593.
Ma come siamo arrivati fin qui? In Francia, nel periodo del 1550, un quinto della popolazione era di religione calvinista; i calvinisti francesi erano chiamati “ugonotti”.
Fino ad allora non si erano mai sviluppati contrasti accesi tra la maggioranza cattolica e quella reale. I sovrani morirono uno dopo l’altro: prima Enrico II, poi Francesco II il primogenito di Enrico e alla fine al posto di Francesco salì al trono il fratello piccolo Carlo IX che all’epoca era ancora minorenne, quindi ottenne il potere la madre Caterina de’ Medici.
La regina era malvista dal popolo francese per tre motivi:
- era di origine straniera;
- era borghese;
- non sapeva gestire i rapporti tra cattolici e ugonotti.
La guerra tra cattolici e ugonotti durò per trent’anni; i cattolici erano guidati dalla famiglia dei Guisa e dagli spagnoli, mentre gli ugonotti erano guidati dalla famiglia Borbone e dagli inglesi.
L’episodio più brutale fu quello della notte di San Bartolomeo: i nobili protestanti erano riuniti per festeggiare il matrimonio di Enrico di Borbone (all’epoca era ancora uno dei capi degli ugonotti) e Margherita di Valois figlia di Caterina de’ Medici; i capi cattolici ne approfittarono e fecero massacrare migliaia di ugonotti, un vero e proprio eccidio. I lunghi anni di scontri eliminarono tutti i possibili eredi al trono.
Quindi, come re venne nominato Enrico di Borbone, ovvero Enrico IV, che scampò alla strage e che pronuncerà la famosa frase “Parigi val bene una messa”, per motivi politici, per far cessare il fuoco ai cattolici e far capire che all’epoca valeva la pena di compiere una rinuncia al credo religioso che avrebbe permesso, però, di raggiungere un successo politico.
Leonardo 2A