Le avventure di Pinocchio
I personaggi
- Pinocchio è un burattino costruito da Geppetto con un legno di bassa qualità, di tonalità chiara, per ardere il fuoco. La caratteristica principale di Pinocchio e il naso che si allunga notevolmente quando dice bugie. Il personaggio è un burattino di buon cuore, ma si fa influenzare notevolmente dalle cattive compagnie.
- Geppetto è un povero ed anziano falegname, lui viene chiamato ‘’POLENTINA’’ dai Ragazzi del quartiere a causa della sua parrucca gialla, PROPRII perché alla polentina di granoturco. Geppetto era un brav’uomo, solo che aveva bisogno di compagnie per questo costruì un burattino con l’ambizione di farlo diventare bravo nella scherma, un buon ballerino e una buona compagnia per i suoi viaggi.
- Il Gatto e la Volpe, sono due personaggi di questa storia che approfittando dell’ingenuità di Pinocchio e vedendo che era in possesso di cinque denari, gli fecero credere che se seminava i suoi soldi nel Campo dei Miracoli, il giorno dopo ne trovava duemila, ma in realtà stavano organizzando una truffa, infatti la sera stessa gli rubarono i denari sotterrati.
- Il Grillo Parlante per essere un insetto era alquanto di grosse dimensioni, infatti Pinocchio fu la prima cosa che notò. È un personaggio che appare più volte, una prima volta appare nella casa di pinocchio per rimproverarlo per il tipo di vita che stava facendo e per dirgli che se non aveva voglia di andare a scuola doveva almeno imparare un mestiere che gli permetteva di vivere onestamente, ma Pinocchio per tutta risposta gli tirò contro un martello di legno facendo rimanere il povero grillo stecchito sulla parete. Apparve altre volte a pinocchio sempre per portarlo alla ragione, ma senza avere mai successo.
La storia
Le avventure di Pinocchio è un racconto fantasioso che parla di un burattino di legno creato da Geppetto da un pezzo di ciocco regalo togli da Mastro Ciliegia. Il burattino non era facilmente gestibile tanto che scappava sempre dal povero Geppetto, infatti una volta la sua fuga venne fermata da un carabiniere il quale, sentito Geppetto che rincorreva il burattino, arrestava il povero vecchio, perché diceva che una volta tornati a casa facevano i conti.
A Pinocchio, ormai solo nella sua casa, apparve il Grillo Parlante, il quale cercava di dargli consigli affinché diventasse buono, ma Pinocchio si infuriò tanto che lo fece rimanere stecchito al muro lanciandogli contro un martello di legno. Stanco e con una gran fame Pinocchio si addormentò vicino al braciere ed al suo risveglio si ritrovò con i piedi bruciati che Geppetto gli ricostruì una volta tornato a casa.
Il povero Geppetto riuscì a vendere la sua vecchia casacca affinché Pinocchio andasse a scuola. Ma Pinocchio, per entrare al teatro dei burattini, lo vendette, per pagare il biglietto. Nel teatro fu invitato dagli altri burattini a salire sul palco e Mangiafuoco, il proprietario del teatro, sentito il trambusto che i burattini stavano facendo, intervenne e minacciò Pinocchio di bruciarlo. Sentito la storia del burattino, gli regalo a Pinocchio cinque monete d’oro da portare a Geppetto, ma lungo il percorso fu bloccato da due assassini incappucciati i quali lo rincorsero per quindici chilometri affinché gli desse le monete che aveva nascosto in bocca.
Quando lo presero, lo impiccarono ad un albero. La fata Turchina lo salvò e lo fece curare nella sua casa da tre dottori: una civetta, un corvo ed un grillo.
La fata toccò la fronte del burattino e si accorse che aveva un gran febbrone, così sciolse una polverina bianca in un bicchiere d’acqua e lo invitò a bare affinché guarisse. Pinocchio fece tante storie per non bere quella medicina fino a quando non entrarono quattro conigli neri nella sua stanza, dei becchini che erano entrati lì per portarlo via perché ormai moribondo, solo allora bevve quella medicina tutto d’un colpo.
Pinocchio rispondeva alle domande della buona fata, riguardo a cosa gli era accaduto, ancora una volta con delle bugie e così il suo naso continuava ad allungarsi man mano che le diceva.
Una volta guarito, tornò a cercare Geppetto ed incontrò il Gatto e la Volpe che lo convinsero a seminare le monete nel campo dei Miracoli affinché diventassero mille o duemila.
Pinocchio, ingannato, cercò di avere giustizia dal giudice Acchiappa Citrulli che al contrario lo fece arrestare.
Quando fu liberato e mentre tornava a casa della Fata Turchina rimase intrappolato in una tagliola messa da un contadino il quale lo incatenò e lo costrinse a fare il cane da guardia e proprio perché era stato così vigile da far scappare i ladri dalla casa, il contadino per riconoscenza lo liberò e poté finalmente tornare a casa della fata.
Quando si trovò dinnanzi a quella abitazione, Pinocchio ebbe una brutta sorpresa: scoprì che la fata era morta dal dolore per essere stata abbandonata da lui. Grazie ad un colombo riuscì a trovare Geppetto, che stava in cerca di lui, su una barchetta nel mare in tempesta e Pinocchio si tuffò per salvarlo, ma le onde lo portarono su un’isola dove per un pezzo di pane aiutò una donna che poi riconobbe essere la sua fata.
Pinocchio promise ancora una volta di cambiare e andare a scuola, la cattiva compagnia lo portò ancora una volta a mettersi nei guai, infatti fu arrestato per avere litigato con dei ragazzi. Pinocchio, mentre veniva portato in prigione, riuscì a scappare con una scusa e durante il percorso incontrò Lucignolo che lo convinse a seguirlo al paese dei Balocchi, dove tutti i bambini si divertivano, non andavano a scuola e non avevano regole.
Dopo cinque mesi, una mattina, notò che si era trasformato in un asino e fu venduto a delle compagnie teatrali dov’era costretto a ballare e proprio per questo si azzoppò e non essendo più utile fu venduto per farne una pelle da tamburo. Il compratore gli mise un masso al collo e lo buttò in mare e avrebbe dovuto tirarlo su dopo la sua morte con la corda con cui l’aveva legato, ma questo non accadde perché fu mangiato da un grosso pesce cane dove da tempo nella sua pancia viveva Geppetto e fu proprio lì che i due si incontrarono.
Pinocchio ritornò ad essere burattino ed una notte, mentre il pescecane dormiva con la bocca aperta, i due riuscirono a scappare, Pinocchio mise Geppetto a cavalluccio e cercò di raggiungere la spiaggia a nuoto, ma i due stanchi e infreddoliti vennero aiutati da un grosso tonno già incontrato precedentemente nello stomaco del pescecane che li spinse fino a riva.
Pinocchio mise in salvo il suo babbo e una notte mentre dormiva gli apparve la fata che gli disse che era contenta del suo comportamento e al risveglio ebbe una bella sorpresa: diventò un ragazzo come tutti gli altri, come desiderava.
Luca, Gino, Lioce – 2A