La moda dei Longobardi
I Longobardi, popolo nomade di origine germanica che si stabilì in Italia intorno alla metà del VI secolo, vengono spesso definiti dagli storici come “i più barbari fra i barbari”. In realtà, la loro civiltà fu capace di tramandare pregiati tesori culturali e artistici e straordinarie tecniche artigianali. Il modo di vestire dei Longobardi è stato influenzato dalle popolazioni germaniche, da quelle nomadi e dalla tradizione romana.
L’abbigliamento maschile
Il tipo di abito variava in base al gruppo sociale di appartenenza. I loro vestiti erano piuttosto ampi, fatti soprattutto di lino, come sono soliti portarli gli Anglosassoni, e ornati di balze più larghe e in tessuti di vari colori. Portavano calzari, aperti fino alla punta del pollice e fermati da lacci di cuoio intrecciati. In seguito cominciarono a portare braghe.
I nobili longobardi erano abbigliati con una casacca ornata allo scollo, sulle spalle e sui polsi da delicati fili d’oro, e stretta in vita da una cintura, armi e altri oggetti come borse di cuoio, coltellini, pettini in osso.
La cintura era un elemento molto importante poiché rifletteva, attraverso le sue decorazioni, la condizione sociale di chi la indossava; era generalmente in cuoio adornata con guarnizioni, linguette, bottoni.
L’abbigliamento femminile
Le donne nobili longobarde vestivano abiti di broccato, arricchiti da spille in metallo, e usava orecchini e collane. I capelli erano tenuti da reticelle in fili d’oro o da spilloni in metallo. Lo stanziamento in Italia influenzò anche l’ambito della moda. Accanto a oggetti tipici della tradizione come le spille ad “S” o le fibule a staffa, fecero la loro comparsa gioielli copiati dal costume delle donne indigene: orecchini pendenti, collane in oro, pietre semipreziose e fibule a disco.
Curiosità
Fonti storiche ci informano che i Longobardi indossavano la biancheria intima. Le mutande erano chiamate “femoralie”. Le donne indossavano fasce per sostenere il seno e per dormire si usavano apposite camicie “da notte”.
Lucia, Rebecca, Elisa, Aurora, classe I A