Il ruolo della stampa nella diffusione del sapere
La stampa ha avuto un ruolo rivoluzionario nella diffusione del sapere e rappresenta uno dei cambiamenti più grandi nella storia dell’umanità, capace di aprire le porte ad un mondo in cui la
conoscenza era destinata solo ad un gruppo ristretto di persone.
La situazione prima dell’invenzione della stampa
In precedenza la trasmissione delle conoscenze era lenta, costosa e destinata principalmente a religiosi, nobili e studiosi. I libri venivano copiati a mano in laboratori chiamati scriptoria all’interno di monasteri. Completare un singolo libro richiedeva mesi o addirittura anni, il che rendeva ogni testo prezioso e difficile da ottenere. Inoltre, la maggior parte delle opere era scritta in latino, una lingua conosciuta solo dagli intellettuali e dal clero, limitando ulteriormente l’accesso alla cultura.
Questa limitatezza nella diffusione delle informazioni impediva lo sviluppo rapido delle idee, poiché le conoscenze rimanevano spesso isolate o si perdevano nel corso del tempo. La conoscenza scientifica e letteraria si diffondeva ad un ritmo estremamente lento e il controllo del sapere rimaneva saldamente alle autorità religiose e politiche.
L’invenzione della stampa a caratteri mobili
Il cambiamento radicale arrivò nel 1455 con Johannes Gutenberg e l’invenzione della stampa a caratteri mobili in Germania. La possibilità di stampare un libro in caratteri mobili ha permesso una riproduzione dei testi molto più rapida rispetto alla copia a mano. Il primo libro stampato da Gutenberg fu la Bibbia, che divenne simbolo del nuovo potenziale della stampa: un’opera che fino a quel momento era a disposizione di pochi, ora poteva essere replicata e diffusa in modo molto più economico e rapido.
La stampa a caratteri mobili fece emergere una nuova classe di intellettuali e lettori, pronti ad usufruire di questi testi ad un costo più accessibile. Il risultato fu un cambiamento epocale nella cultura europea che influenzò ampliamente la storia, la cultura e la scienza.
Arnold Pannartz e Conrad Sweinheim furono i primi a introdurre la stampa a caratteri mobili in Italia. Originari della Germania, erano probabilmente stati influenzati dai progressi della stampa a caratteri mobili nella loro patria, dove Johannes Gutenberg aveva perfezionato questa tecnica rivoluzionaria. Spinti dall’interesse per le potenzialità della stampa e dalla volontà di diffondere il sapere religioso e umanistico, Pannartz e Sweinheim si recarono a Roma e poi nel monastero benedettino di Subiaco attorno al 1464.
In quel tempo, impiantare tipografie costava moltissimo e in Germania non si trovavano capitali a sufficienza, che invece non mancavano in Italia. Per questo motivo la nuova arte della stampa ebbe uno sviluppo impetuoso in Italia e in particolare a Venezia che divenne la capitale dell’editoria dell’epoca.
Aurora e Giorgia 2^A