Il fenomeno delle luci danzanti
L’aurora boreale, o australe se si verifica nell’emisfero sud, non è certo un fenomeno recente. Ci sono, difatti, varie leggende sulla sua origine: secondo i cinesi sarebbe il soffio vitale dei dragoni, per i Sami che vivono tra Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia sarebbero le luci emanate dalle anime degli antenati deceduti, per cui vengono trattate con immenso rispetto. Il fenomeno delle luci danzanti è molto antico tanto che durante l’Era vichinga si diceva che le aurore boreali fossero dovute all’armatura delle Valchirie, le vergini guerriere, che diffondeva una stana luce tremolante.
Dal punto di vista scientifico le aurore sono il risultato dello scontro tra le particelle solari con l’atmosfera terrestre: un’interazione tra un vento di pulviscolo solare e l’atmosfera che avviene a un’altezza di oltre 100 chilometri di altitudine rispetto alla superficie terrestre. Quando i due elementi entrano in contatto, l’impatto genera dei gas che bruciando creano una rifrazione luminosa che l’occhio percepisce solitamente come verde ma ne esistono anche rosse e azzurre, a seconda dell’altezza cui accade lo scontro, del gas predominante che viene sprigionato o presente nell’atmosfera, dallo stato elettrico e dall’energia delle particelle che li colpiscono. Così ad esempio, l’ossigeno atomico crea una sfumatura sul verde, l’ossigeno molecolare sul rosso, l’azoto sul blu.
A completare la bellezza di questo fenomeno naturale è l’emissione di suoni, che rendono l’evento come una danza di luce. Infatti durante l’apparizione di un’aurora è possibile, ma non sempre, udire alcuni suoni che assomigliano a sibili che, a detta di molti scienziati, potrebbero essere dovuti alle agitazioni del campo magnetico terrestre causate dall’aumento della ionizzazione dell’atmosfera.
In Italia sembra sia stata osservata una aurora boreale sulle Alpi oltre i 3000 metri nel 2015, ma per essere quasi certi di vedere questo spettacolo della natura bisogna recarsi all’estremo nord o nel sud del mondo: in Islanda, nella penisola scandinava, in Russia e in Canada per ammirare l’aurora boreale, in Artide in Patagonia o in Nuova Zelanda per quella australe. Le luci sono solitamente visibili quando il cielo è limpido e chiaro, senza nuvole, e di solito nelle ore serali e nei periodi da settembre a marzo nell’emisfero nord e da marzo a settembre nell’emisfero sud.
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La Redazione