Genere: giallo
La rapina in gioielleria
Era una tranquillissima giornata di martedì 24 marzo, tutti gli agenti erano alla propria postazione ad aspettare una chiamata. All’improvviso “DRINN DRINN”, ecco la telefonata tanto attesa. Alla risposta degli agenti sentirono che la gioielleria era stata saccheggiata di tutto: diamanti, argento, oro, smeraldi e molti altri oggetti di valore.
Gli agenti e i detective si precipitarono verso la gioielleria per capire la situazione. Arrivati iniziarono con le indagini. l detective Mike Brown e Alison Carter controllarono le telecamere di sorveglianza.
Gli agenti Jasmine Courtney e Bill Crousman andarono a parlare con il proprietario per sapere se avesse qualche nemico. Il proprietario James Clinton confessò di avere una sorella diseredata che si chiamava Chiara e con cui aveva avuto forti discussioni. Poi c’era un ragazzo che era stato licenziato perché si era scoperto che avesse avuto contatti con un famosissimo mafioso che era stato scarcerato.
Gli agenti avevano degli indiziati. Dalle telecamere avevano visto due figure: una probabilmente maschile perché robusta e tozza, l’altra più snella, che sembrava una donna.
I due agenti tornarono al negozio e trovarono una spilla dietro l’angolo della porta. Inciso c’era un nome: Chiara. Jasmine ad alta voce disse che il nome coincideva con quello della sorella del gioielliere. Secondo lei poteva essere una delle due figure avvistate dalle telecamere. I due detective presero la spilla e la portarono nella centrale per ricavarne le impronte. Intanto, mentre aspettavano le risposte del laboratorio, scoprirono che il ragazzo licenziato minacciava il proprietario via telefono, mentre il mafioso voleva bruciare tutto.
Ora tutto era più chiaro. Era tutto un piano del boss mafioso. Il ragazzo licenziato lavorava per lui e lo aveva aggiornato di volta in volta sui gioielli del negozio. Invece per Chiara ancora nulla era confermato, così andarono in laboratorio per vedere se le analisi fossero terminate.
Arrivati in laboratorio fu scoperto che la spilla apparteneva a lei! I detective discutevano.
Jasmine dichiarò:- Sicuramente è stato il mafioso a pagare i due della telecamera.
Bill rispose:- Hai ragione e sappiamo anche chi sono i due.
Così i due detective bussarono alla porta della signora Chiara e del ragazzo, arrestandoli. Però il mafioso non riuscirono a prenderlo perché era già scappato, ma le indagini su di lui continuarono e il proprietario non ebbe più problemi.
Fatima, 2^C