Genere: giallo
L’investigatore Derrick
“Pronto, sì sono Derrick, ok, vengo subito…!”. Derrick era un investigatore molto famoso, era un tipo molto solitario la cui famiglia era di origini americana. Non parlava mai con nessuno, infatti, essendo un investigatore bisognava essere molto scrupoloso, prendere i giusti indizi con tracce di qualsiasi tipo e sapere a cosa si stava andando incontro.
Era abbastanza muscoloso e sicuro di sé, aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi, era un perfetto conquistatore di donne. Si vestiva in modo molto elegante: giacchettino nero con sotto la camicia bianca di lino, una cravatta color rosso acceso, i capelli ad onda con occhiali da sole della Rey Ban. Indossava pantaloni neri e mocassini color nero seppia.
Un tempo aveva una famiglia emigrata dall’America. Erano intelligentissimi, soprattutto il padre, investigatore di primo grado nella città di New York. Aveva risolto molti misteri, ma un giorno, durante un’indagine quasi conclusa, Mick lo Squartatore lo uccise con un colpo di fucile a pompa alle spalle.
Ora aveva soltanto la madre a cui era molto affezionato. Un individuo di nome Ivan, impiegato presso un’agenzia assicurativa, lo aveva chiamato al telefono dandogli un caso da risolvere. Gli assegnò le coordinate del posto e in seguito gli disse anche chi era morto.
Derrick andò lì: era un palazzo scuro, quasi abbandonato dalla città, senza nemmeno una persona all’interno. Gli sembrò molto strano. Sapendo che era un palazzo abbandonato infatti, incontrando Ivan, gli fece alcune domande e lui rispose a molte con convinzione e sicurezza, ma sudava molto…
Lo perquisì alla perfezione ma non trovò nulla di cui preoccuparsi. L’uomo non si era mai visto da quelle parti, infatti si dice che era della Russia. Ivan raccontò che un giorno era seduto in un bar per un aperitivo e il sindaco della città, mentre beveva un bicchiere di rum, si accasciò a terra e morì avvelenato.
Il giorno dopo, scosso dal fatto accaduto, rimase a casa seduto sul divano, quando qualcuno suonò il campanello della porta, lui la aprì e si trovò il portiere del suo palazzo morto avvelenato nel pavimento dell’entrata di casa sua.
Allora, impaurito, chiamò la polizia, ma non si sentiva tranquillo, pensava che qualcuno lo stesse pedinando per ucciderlo e quindi aveva chiamato Derrik.
Derrik fece molte indagini e rimase tutta la notte sveglio. Arrivò il mattino e collegò che il sindaco ed il portinaio erano fratelli. Andò a casa della madre dei due ragazzi morti.
Lei disperata disse che l’unica cosa che non voleva che accadesse era accaduta ed ora l’unica persona che le era rimasta era il fratello gemello del sindaco che stava per divorziare. Allora Derrik decise di andare a casa della moglie dell’uomo, fratello dei due uomini uccisi.
Lei raccontò che suo marito aveva perso il lavoro, aveva cominciato a non fare niente per uscire da quella brutta situazione, lei era molto delusa, ecco perché aveva chiesto il divorzio, ed ora si sarebbe voluta rimettere insieme. Tutti i giorni il marito stava davanti casa ad aspettare che lei uscisse ed ogni volta che la incontrava era sempre con un mazzo di fiori a chiederle di perdonarlo e di rimettersi insieme.
Derrik fece altre ricerche, sentì altri testimoni e scoprì che i due fratelli uccisi avevano entrambi un’assicurazione sulla vita. Il movente era stato proprio questo. Il gemello superstite voleva impossessarsi di tutti i soldi per non perdere sua moglie, uccise con il veleno i suoi fratelli, ma fu così, invece, che perse per sempre la moglie e la libertà, finendo la sua vita in prigione.
Derrik aveva risolto un altro caso, il signor Ivan poteva stare tranquillo!
Diego, 1^A