Genere: giallo
Un caso per la detective Alessia
Massimo è un ricco cinquantenne di Barcellona divorziato con un figlio di diciannove anni di nome Filippo. Massimo era a capo di un’azienda di Marketing e Filippo lo aiutava così poteva diventare come il padre.
Un pomeriggio mentre si dirigeva a lavoro si sentì osservato da qualcuno ma non ci fece caso. Appena arrivò andò nel suo ufficio, il tempo di chiudere la porta che “zak” con un colpo di pugnale cadde a terra e morì.
I soci si accorsero che c’era un problema con un cliente perciò andarono nell’ufficio di Massimo per risolverlo, bussarono e nessuno aprì ma decisero lo stesso di entrare, lì trovarono Massimo senza vita sul tappeto. Chiamarono dei medici che non poterono fare altro che confermare il decesso.
Il figlio scelse di chiamare un detective per dimostrare a tutti che voleva scoprire chi aveva ucciso suo padre. Aspettava un certo detective che avrebbe potuto corrompere, invece l’agenzia mandò proprio lei, la detective Alessia.
Quando arrivò Alessia trovò Filippo ad aspettarla nello studio dove era stato ucciso il padre, i due parlarono, poi la detective, trovando il caso un po’ strano, decise di accettarne la risoluzione.
Alessia si mise subito al lavoro, analizzò la stanza e trovò tre sospettati: il figlio e i due soci, li interrogò ma non ne uscì niente. Decise di andare all’ospedale per chiedere il risultato dell’autopsia sul cadavere di Massimo e decise di chiamare Filippo per interrogarlo di nuovo per chiedergli cosa volesse fare con l’azienda del padre.
Andò lì, lo interrogò e sì capì che era stato proprio lui a commissionare il delitto, ma nel frattempo era sparito tutto il denaro del padre e questo gli fece capire che non aveva agito da solo…
Fece l’ultima domanda a Filippo: “Chi è il tuo complice?”. Lui confessò e alla fine si scoprì che erano stati lui e la madre. Alessia chiamò la polizia e li mise in carcere. Non avreste mai pensato che fossero stati loro vero?
Angelica 1^E, Viola 1^B