Genere: giallo

Le avventure della detective Julia

Mery era la detective più famosa di tutta l’Inghilterra e per questo riceveva tantissime chiamate per risolvere dei casi, ma lei accettava solo quelli più difficili.

Un giorno una ragazza di nome Julia chiamò Mery dicendole che qualche giorno prima le era scomparsa una collana formata da 40 rubini che le aveva regalato la bisnonna. Era successo di notte e lei aveva sentito dei rumori ma non si era alzata perché pensava che fosse stato il suo gatto Fufy.

Mery capì subito che era un caso semplice e che poteva arrivare a risolverlo anche Julia, quindi le disse che avrebbero lavorato insieme. Mery iniziò a fare domande a Julia, la prima fu: “Dov’era, prima del furto, la collana?”

Julia le rispose: “L’ho tenuta sempre in salotto!”

Quindi scesero e Mery le chiese: “Quando hai sentito i rumori?”

Julia rispose: “Più o meno alle 3 di notte”.

Mery prese la lente di ingrandimento e iniziò a cercare delle tracce; capì che avevano ripulito la zona, ma lei riuscì comunque a trovare un piccolissimo capello all’angolino dello scaffale e un guanto sporco di terra, finito sotto al divano.

Mery capì dagli indizi che il ragazzo che aveva commesso il furto lo aveva già mandato in prigione qualche anno prima ed era stato lì in quella casa per qualche lavoretto in giardino. Si chiamava Paul, era molto distratto e Mery sapeva già il suo nascondiglio, quindi disse a Julia: “D’ora in poi questo furto lo risolverai tu, dato che io ho già capito dove si nasconde Paul”. Julia la guardò per un attimo con un’area sorpresa ma dopo un istante le rispose con determinazione: “Accetto!”

Le chiese un indizio: “Puoi dirmi in che quartiere di Londra si trova il rifugio di Paul?” Mery rispose: “Anche se non dovrei, te lo dico, nel quartier Seven flowers nella via…” ma prima che lei potesse finire la frase Julia le disse: “Zitta!” Non voglio che mi dici la via perché ci voglio arrivare da sola. Ora vado a casa mia e ti chiamo quando scopro la via e il numero civico!”

Dopo poco tempo Julia chiamò Mery e le disse: “Ho scoperto il suo nascondiglio, ora dobbiamo solo andare da lui e riprenderci la collana!” la detective le rispose: “Arrivo subito da te, aspettami!”

Mery chiamò Julia e si avviarono per andare a riprendersi la collana. Speravano entrambe che nel frattempo Paul non l’avesse venduta.

Una volta arrivate sotto casa di Paul, le due detective suonarono ad un’altra signora che aprì il portone,  poi salirono al secondo piano e con una forcina e uno stuzzicadenti Mery riuscì ad aprire la porta.

Paul era in casa e quando sentì quei rumori si nascose dietro alla porta, Mery silenziosamente entrò e andò dritta verso il suo studio dove trovò la collana e la prese. Mery si accorse che Paul era in casa quindi lo chiamò, lui non le rispose, quindi lei si mise sul suo divano ad aspettare che lui uscisse e nel frattempo fece uscire di casa Julia.

Dopo una mezz’ora Paul la raggiunse in salotto. Mery era tranquilla e gli chiese: “Perché hai rubato la collana?”. Paul con una voce timida le rispose: “Non ho abbastanza soldi per comprare qualcosa di così costoso per il compleanno di mia madre, quindi ho deciso di rubare questa preziosa collana!”

Mery gli disse: “Tua madre sarà felice anche solo per un abbraccio sincero, non vorrebbe mai sapere che suo figlio è un ladro!”

Paul sapeva che Mery aveva ragione, rimase calmo mentre la detective uscì dal suo appartamento.  A Julia era piaciuta questa esperienza, così dopo qualche anno anche lei  diventò una detective bravissima.

Elisabetta  1^D

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