Genere: fantasy
Save the world
Tutto iniziò in una tranquillissima giornata di sole nella città di San Francisco. C’erano due giovani ragazze di nome Fatima e Alexia che stavano prendendo un cappuccino e mangiavano dei croissant al cioccolato, pistacchio e panna. Fatima aveva lunghi capelli ricci, occhi verdi e la carnagione chiara. Alexia aveva occhi marroni e i capelli castani e lisci. Mentre parlavano, si avvicinò un vecchietto molto saggio. Lo guardarono con sospetto all’inizio perché non sapevano chi fosse e da dove venisse.
Il vecchietto si presentò dicendo il suo nome, Alfredo. Le ragazze gli chiesero come mai si fosse fermato da loro. Alfredo spiegò di essere un mago e che sarebbe successa una catastrofe in città. Portava con sé un vaso che disse fosse magico e al cui interno c’erano gli ingredienti adatti per la pozione del bene. E voleva lasciarlo a loro.
Fatima e Alexia rimasero a bocca aperta. Accettarono, ma chiesero perché avesse scelto proprio loro. Sapeva che poteva fidarsi perché conosceva le loro storie. Fatima è famosa per aver combattuto per il proprio paese e Alexia è molto intelligente e astuta. Lui confessò che per la vecchiaia e la stanchezza non poteva farlo. Alfredo appoggiò sul tavolo due bracciali magici e un foglio dove erano scritti gli ingredienti mancanti, però potevano leggerlo solo il giorno in cui sarebbe successa la catastrofe. Fatima e Alexia tornarono alle proprie case impaurite.
Passò del tempo, ma il fatidico giorno arrivò all’improvviso. Videro da lontano un drago con sopra uno stregone arrabbiato che voleva comandare su tutto il mondo. Le ragazze capirono che era il momento di prendere i loro bracciali grazie ai quali si trasformarono. Fatima e Alexia iniziarono l’avventura seguendo la mappa ricevuta da Alfredo.
La prima tappa fu la foresta infestata. Fatima e Alexia dovevano trovare una pianta. Ad un certo punto dal cespuglio esce un lupo rosa con le ali grandi e lilla. Fatima cominciò a correre e perse Alexia di vista, poi si nascose su un albero e proprio da lì il suo sguardo si posò su una pianta in particolare.
Sembrava essere la pianta magica che stavano cercando. Osservò la mappa e vide che era nel luogo esatto: era destino! Fatima la raccolse, ma poi si ricordò di Alexia. Era disperata, come faceva da sola?
Ritornò nel posto da dove era comparso il lupo. Arrivata vide che Alexia stava combattendo contro l’animale. Prese un bel ramo e lo colpì dritto sugli occhi. Il lupo cadde e si aprì un portale. Proprio era scritto come sulla mappa. Fatima e Alexia si ritrovarono in un altro posto.
Ecco la seconda tappa: il deserto. Fatima e Alexia cominciarono a cercare l’ingrediente mancante. Dal disegno sembrava un serpente. Camminando videro proprio un cobra molto grande. Prepararono una trappola per catturarlo perché doveva rimanere vivo. Nella gabbia misero un topo e aspettarono. Il cobra cominciò ad avvicinarsi, finché finì dentro. Era il momento di farlo trasformare. Diedero al cobra la piantina magica e diventò enorme con ali robuste. Si aprì un nuovo portale e tornarono in città cavalcando il grande cobra.
Arrivò il momento di far uscire dalle fauci del serpente tutta la sua magia che avrebbe protetto gli abitanti e allo stesso tempo avrebbe fatto effetto sullo stregone. Infatti lo stregone diventò buono e non ricordò più perché era diventato malvagio.
Così tornò l’armonia nel mondo.
Fatima e Alessia, 2^C