Genere: fantasy

Le cacciatrici di folletti

In una terra lontana, vivevano Alima, Afia e Denise, tre cacciatrici di folletti molto stimate da tutti per le loro abilità, ma avevano un segreto che nessuno conosceva. Infatti disponevano di poteri magici: Alima aveva il potere di controllare gli animali, Afia la telepatia e Denise aveva il potere di fermare il tempo.

Un giorno arrivò da loro Adrian, un caro amico, con una notizia che cambiò per sempre la loro vita. Zidan, un nobile rispettato da tutti i cittadini del villaggio, mandò una richiesta inaspettata tramite il loro amico, infatti voleva che le cacciatrici gli portassero un folletto molto raro, chiamato Gulin,  in cambio di mille monete d’oro.

Questo folletto, però, aveva una caratteristica per cui era difficile da prendere: infatti aveva il corpo fatto di fuoco. Anche se era una richiesta difficile, le ragazze decisero di accettare la proposta e Adrian le accompagnò all’inizio di questa avventura.

Poiché si trattava di una ricompensa molto alta, vollero partire subito. Dopo giorni di viaggio arrivarono nel Bosco Incantato; presto si fece buio e proprio quando si stavano riposando, la terra iniziò a tremare. Dopo il terremoto, le  cacciatrici si trovarono in tre situazioni diverse: Denise si trovò davanti a un fiume dal quale emerse un Serpente Marino, Alima era davanti a una montagna da scalare con difficoltà perché un orso le bloccava il passaggio, mentre Afia si trovò in un posto sperduto e mentre stava camminando vide una mappa con tre vie diverse da poter scegliere.

La mappa non era facile da decifrare, Afia non capiva quale fosse la strada giusta, ma ad un certo punto le si avvicinò un signore anziano che le diede informazioni, però Afia, con il suo potere della telepatia, riuscì a capire che la stava ingannando, percorse un’altra strada da sola ed era quella giusta.

Nel frattempo Denise, per attraversare il fiume superando il Serpente Marino, fermò il tempo che immobilizzò il serpente, ma l’acqua continuava a scorrere perciò saltando sopra grandi rocce riuscì a superare il fiume con coraggio. Dopo aver superato il fiume, si trovò davanti una mappa che la portava in un posto sconosciuto.

Mentre Afia e Denise percorrevano la strada indicata dalle loro mappe, Alima si trovava a metà della montagna e non riusciva a continuare perché c’era un orso che le ostacolava il passaggio, ma con il suo potere riuscì a cambiare le intenzioni dell’orso che la aiutò a scalare tutta la montagna.

Anche dopo aver scalato la montagna, quest’orso continuava a correre portandola in un posto che non conosceva nemmeno lei. Quando arrivò a destinazione, vide che c’erano anche le sue amiche che si trovavano davanti a un uomo. Quest’uomo spiegò che dietro quel cancello c’era la Città dei Funghi, la città in cui si trovavano tutti i Gulin. Per attraversare il cancello le tre cacciatrici dovevano risolvere un indovinello; questa cosa non fu un problema per loro perché Afia, con la telepatia, riuscì a “indovinare “la risposta.

Così entrarono e cercarono il Gulin per catturare il quale erano giunte fin lì: lo trovarono sopra un’alta roccia dal quale non voleva scendere. Perciò Denise fermò il tempo e Alima prese il controllo di un’aquila a cui diede il comando di prendere il Gulin senza essere bruciata.

Una volta preso il Gulin, ritornarono al loro villaggio e lo portarono al nobile Zidan. Afia, però, riuscì a capire che lui stava mentendo. Infatti l’uomo voleva uccidere le tre cacciatrici con l’aiuto del Gulin. Il nobile era invidioso delle tre ragazze perché scoprì che avevano dei poteri magici e potevano affrontare qualsiasi ostacolo anche da sole.

Dopo aver preso il Gulin, Zidan provò a ucciderle ma Denise fermò il tempo e Alima richiamò l’aquila e le tre cacciatrici scapparono con il Gulin.

Di notte, mentre tutti dormivano, qualcuno assassinò Zidan e quella mattina si parlava solo di quello nel villaggio. Travolto dalle proteste, il Gulin confessò il fatto che era stato lui ad assassinare il nobile perché era accecato dalla rabbia in quanto il nobile voleva rapirlo e usarlo per uccidere delle persone, ma era contento del fatto che le cacciatrici l’avevano salvato e portato in un posto sicuro.

Alla fine le tre cacciatrici riportarono il Gulin nel suo villaggio e lui per ringraziarle regalò ad ognuna di loro un fiore magico che le avrebbe tenute unite per sempre.

Afia 3^A,   Alima e Denise 3^D

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