Genere: fantasy
La forza dell’amicizia
In un pianeta della vecchia galassia che si chiamava Morossum, un ragazzino di nome Elif, con la sua amica fenice Brolf e il suo fedele amico Fall dovevano combattere i guardiani del palazzo di Corplub. Nel marzo del 1280, Elif stava passeggiando per la città di Plbel in cerca di un tesoro segreto, un diamante.
Intanto i guardiani di Corplub stavano facendo un esperimento scientifico sui ragni, però, per riuscire a fare questo esperimento, avevano bisogno di un diamante particolare dentro ad un rubino, costruito dagli artigiani del tempo di Krypton, il pianeta in cui era nato Corplub, e nascosto nella grotta di Plbel, proprio quello che stava cercando anche Elif.
Nel frattempo Elif, insieme ai suoi due amici, stava continuando la passeggiata fino a quando non arrivò alla grotta di Plbel. Quella grotta era tanto buia e umida, però, nonostante questo, quel giorno i tre amici si avventurarono in quel postaccio e trovarono il diamante.
Il giorno seguente Corpblub venne a sapere questa notizia e perciò mandò i suoi servi a rapire Elif, però non riuscì nel suo intento, quindi rapì solo la sua fenice. Per far sapere dell’accaduto al ragazzo, che in quel momento stava dormendo, scrisse una lettera con testuali parole: “Elif, so benissimo che tu ieri hai preso il diamante, perciò, se vuoi indietro il tuo animale domestico dovrai darmi il gioiello, altrimenti succederanno cose molto brutte a te e al tuo amico Fall”
Al risveglio il ragazzo lesse il messaggio, però non accettò la proposta di Corplub, quindi decise di affrontare le prove che gli aveva mandato il capo dei guardiani del palazzo e avvisò il suo amico. A quel punto, il generale mandò i suoi servi a render complicate le cose ai due amici. I ragazzi iniziarono il loro viaggio per recuperare Brolf, che nel frattempo era stata imprigionata in una gabbia che non permetteva di esercitare nessun potere.
Elif e Fall oramai camminavano da molto tempo e si erano stancati, perciò andarono ad una tavola calda che si trovava nella città di Mansour. Lì, i due incontrarono il comandante Bulf che cercò di prendere il diamante, facendo finta di essere loro amico. I ragazzi, in un primo momento, cercarono di fare amicizia con l’uomo, però capirono subito che c’era qualcosa di strano in lui. Dopo un po’ i ragazzi se ne andarono dal posto e continuarono il loro viaggio. Più tardi, i due si sentirono osservati, allora si fermarono e fecero finta di accamparsi vicino ad un albero e di dormire. A quel punto il comandante provò a rapire i ragazzi, che, però, furbi, lo ingannarono perché, dentro la tenda che avevano costruito per accamparsi, misero un allarme che li avrebbe avvertiti se qualcuno avesse provato a prenderli. Al suono dell’allarme i due si svegliarono e Fall, con la sua sovrumana forza, lo spinse contro un albero e gli fece sbattere la testa, però il comandante non si arrese e provò a ucciderli sparando, ma Elif, con la sua super velocità, spinse Fall dietro la tenda e lui schivò il proiettile.
Da quel brutto incidente ormai era passato qualche giorno e i due ragazzi continuarono il loro viaggio senza interruzioni, per questo, oramai erano arrivati al palazzo di Corplub. Il palazzo si aprì senza problemi, infatti questo sembrò molto strano ai due che però non si fecero domande e si addentrarono fino al piano superiore dove videro il generale e i suoi schiavi. A quel punto Corplub ordinò ai suoi schiavi di prendere i ragazzi, che però non si intimorirono, ma combatterono con tutte le loro forze.
La battaglia si stava complicando, i nemici per i due erano troppi, Elif e Fall erano ormai stanchi, perciò il generale provò a dare il definitivo colpo ai due che però si fecero coraggio e unirono i loro poteri, sferrando così l’attacco micidiale che non lasciò scampo né agli schiavi né a Corplub che vennero uccisi da un raggio di sole a temperatura molto alta.
La fenice Brolf venne liberata, il diamante magico era ancora in loro possesso, la forza dell’amicizia li aveva fatti vincere, il Bene aveva trionfato sul Male.
Alessandro 3^C