Crescere e relazionarsi, che fatica
Gli antichi romani definivano i ragazzi “adulescentes”, “coloro che stanno crescendo”; da qui la parola “adolescenza”, che nella nostra cultura indica un’età compresa tra i 13 e i 18 anni e distinta dall’infanzia e da quella adulta, dal punto di vista dello sviluppo psicologico, fisico e sociale.
I confini non sono però evidenti: sempre più spesso le caratteristiche dell’adolescenza appaiono già prima dei 13 anni e in molti casi appaiono anche dopo i 18. Psicologi e antropologi definiscono questa età come la fase della vita in cui si diventa grandi anche dal punto di vista culturale.L’adolescente comincia a costruirsi una propria identità, prende coscienza di sé come persona con un proprio carattere, un propria individualità, dei propri desideri, diversi da quelli dei genitori e degli adulti che lo circondano.
In classe abbiamo parlato molto di questo argomento, anche perché stiamo crescendo e quindi è un tema molto trattato. Personalmente pensiamo che ognuno, in questa età, debba avere il coraggio di relazionarsi con altre persone sia della nostra età sia con persone più grandi. Questa è anche l’ età dei primi amori e diciamo che socializzare aiuta molto, anche se non è semplice entrare in contatto con gli altri. Si potrebbe provare, magari a scuola, a parlare di più in classe, quando è possibile, con i nostri compagni, conoscerli meglio, oppure si può provare ad allargare il giro di amicizie contattando un nuovo amico/a su Whatsapp. Inoltre, se vuoi iniziare a conoscere qualcuno o qualcuna, scrivigli/le su Instagram qualcosa di carino e fai qualche battuta per attirare la sua attenzione. Potrebbe essere un inizio…
Dobbiamo ricordarci che non siamo soli, con i nostri problemi da adolescenti, anche se spesso ce lo dimentichiamo.
Lorenzo e Andrea – 3B