C’è ancora differenza tra uomo e donna?
Essere femmina è sempre stato uno svantaggio già dall’antichità perché le donne dovevano occuparsi della famiglia e della casa, mentre l’uomo era libero di andare dove voleva. La donna non era nemmeno libera di uscire da sola, doveva essere accompagnata e ciò succede ancora oggi in alcuni paesi.
C’è voluto molto per abbandonare questa mentalità, anche perché molte donne non si ribellavano ed erano fedeli ai propri mariti e alla tradizione.
Alcune invece sì, hanno fatto sentire la loro voce. Nel tempo nacquero, così, movimenti femministi che diedero inizio alla riflessione sul fatto che le donne venivano escluse dalla vita sia politica sia sociale.
Da quel momento esse sono quasi arrivate ad essere sullo stesso piano di quello degli uomini, ma molte volte, ancora oggi, vengono discriminate.
Si comincia dall’infanzia: ad esempio, molti giocattoli sono attribuiti ai maschi ed altri alle femmine, oppure alle femmine va bene il rosa mentre ai maschi solo il celeste; se una femmina preferisce i giochi attribuiti ai maschi viene chiamata “maschiaccio”, oppure se un maschio piange viene definito debole, ma questo non è vero.
Il sessismo è ancora diffuso al giorno d’oggi. L’uomo è considerato più forte, mentre la donna è sempre quella più debole e indifesa, che non riesce a fare nemmeno un minimo sforzo senza un aiuto. Tuttora, anche nei Paesi sviluppati, le donne, nel lavoro, guadagnano di meno degli uomini, svolgendo la stessa mansione.
Vediamo che ci sono molti più maschi al governo o al potere.
Le donne hanno maggiori impegni perché devono badare alla casa, ai figli; tuttavia, c’è da ammettere, con onestà, che negli ultimi anni l’uomo è più collaborativo nella gestione familiare.
Basta leggere la cronaca di tutti i giorni per accorgersi che molte donne subiscono molestie, soprattutto sessuali, e poi si dà la colpa ad esse perché ”se la sono cercata”, perché hanno provocato, perché sono ambigue o perché semplicemente hanno scelto in autonomia come vivere la loro vita; serpeggia ancora l’idea che bisogna “tenere a bada” una moglie o una figlia.
Fortunatamente oggi si torna a parlare spesso dei diritti della donna, i media insistono molto sul rispetto, sulla non discriminazione e che se ne parli tanto è sicuramente un bene.
C’è ancora molta ignoranza, è vero, ciò non vuol dire che non esistano persone che amino le donne per quello che sono, senza volerle cambiare. Io penso che sia bello che ci sia una differenza tra uomo e donna, ciò serve per confrontarsi e crescere insieme, non di certo per prevaricare sull’altro.
Giulia – 3C