Anna Frank e la sua triste vita “da film”

Il “Diario di Anna Frank” è un film del 2016 prodotto in Germania, con la regia di Hans Steinbichler, di genere biografico e drammatico, ambientato nella Germania degli anni ‘40, della durata 128 minuti.

È stato uno dei film che mi ha toccato di più. Parla di Anna Frank, una ragazza adolescente costretta a lasciare tutto e a trasferirsi ad Amsterdam per sfuggire alle persecuzioni di Hitler. Anna e la sua famiglia furono costretti a vivere per due anni e un mese in una soffitta fredda e piccola, insieme ad altre persone. Durante questi lunghi giorni di “prigionia” la ragazza decide di scrivere un diario, lo stesso da cui trae ispirazione questo film. Si confida con “Kitty” e le racconta le sue speranze, le sue ambizioni e i suoi sentimenti.

Il film, a differenza di altri racconti sulle deportazioni degli ebrei, non narra di una storia vissuta nei campi di concentramento, ma parla di segregazione, di giorni interminabili passati nel terrore nascosti. Questo è un film che fa riflettere su più punti di vista e aiuta lo spettatore ad entrare nella tragedia della Shoah.

L’aspetto su cui mi sono soffermato di più tra tutti è l’indifferenza di coloro che avrebbero potuto e dovuto aiutare. Mi chiedo come sia possibile che nessuno abbia fatto nulla per combattere questa oscenità. Il film è molto appassionante, per cui ve lo consiglio vivamente.

Mattia – 2D

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