Ma chi sono i Gesuiti?

I Gesuiti (o Compagnia di Gesù) sono un ordine religioso maschile di origine spagnola di diritto pontificio che venne fondato nel 1540 da Ignazio di Loyola con l’obiettivo di riavvicinare le persone a Dio. I Gesuiti viaggiarono come missionari in tutto il mondo predicando e amministrando la parola di Dio.

Gli anni della nascita dell’ordine dei Gesuiti furono quelli dello scisma protestante che stava dividendo l’Europa in una serie di guerre religiose che sarebbero durate oltre un secolo. Dalla Germania Martin Lutero e gli altri riformatori predicavano contro la corruzione della Curia Romana, contro il traffico delle indulgenze e contro la ricchezza della Chiesa. All’epoca i papi non riuscivano a mantenere l’ordine della Chiesa ed erano simili ai principi rinascimentali come i Medici. Già prima dello scisma di Lutero, erano nate all’interno della Chiesa cattolica diverse correnti che chiedevano una riforma.

In pochi anni la Compagnia di Gesù divenne una delle fazioni più importanti della Chiesa cattolica, in grado di esercitare la sua influenza dall’Europa all’America e fino all’Estremo oriente. Per questo motivo i Gesuiti sono spesso stati oggetto di caricature e di stereotipi: fanatici e devoti al Papa e al loro Superiore Generale, consiglieri dei potenti. Anche nella loro attività missionaria i Gesuiti si portarono spesso dietro l’accusa di essere troppo vicini ai potenti.

I Gesuiti viaggiarono sempre molto raggiungendo addirittura le colonie portoghesi dell’India, il Giappone e perfino la Cina. In tutti questi paesi i Gesuiti cercarono, spesso riuscendoci, di avvicinarsi ai potenti e ai notabili dei paesi e a convertirli, in modo da convertire in un colpo solo anche le popolazioni ad essi soggette.

Verso la fine del XVIII secolo il potere politico ed economico accumulato dall’ordine dei Gesuiti si attirò l’odio delle corti cattoliche dell’Europa: in particolare una delle cause fu l’azione svolta dai Gesuiti a favore delle popolazioni delle colonie americane contro il loro sfruttamento. Nel 1773 la Compagnia venne soppressa da papa Clemente XIV e cacciata da Portogallo, Spagna, Francia, Napoli e dalle colonie del Sud e Centro America, sopravvivendo solo in Prussia e Russia.

Solo nel 1814 papa Pio VII ristabilì la Compagnia nel suo stato primitivo. La ripresa fu rapidissima e la sua estensione, le sue iniziative missionarie e culturali superarono presto quelle anteriori alla soppressione.

Nel XX secolo i Gesuiti, nonostante le persecuzioni naziste e fasciste, non si arresero e continuarono a diffondere il cattolicesimo.

Oggi nel mondo possiamo contare oltre 16000 persone che ne fanno parte, divise in 112 nazioni; l’ordine cura numerosissime istituzioni educative e scientifiche (fra le quali alcune di fama mondiale, come l’università Gregoriana) e pubblica numerose riviste di cultura generale o specialistica. Tra gli obiettivi della Compagnia vanno soprattutto ricordati l’educazione della gioventù, la formazione del clero e dei religiosi, la predicazione degli esercizi spirituali, l’attività missionaria ed ecumenica, l’impegno per la giustizia sociale a favore dei più poveri e l’uso dei mass media (ai Gesuiti è affidata, fin dalla fondazione nel 1931, la Radio Vaticana). 

L’importanza dei Gesuiti nella storia è stata rappresentata anche da numerosi film; tra i più iconici troviamo “Mission” del 1986. Il film, ambientato nel 1750, racconta le vicende del capitano Mendoza, mercenario e mercante di schiavi, che, dopo aver ucciso il fratello in duello diventa gesuita e va in una missione del Sudamerica. Sullo sfondo si nota il clima ostile dei governi spagnolo e portoghese verso l’ordine dei Gesuiti a causa delle missioni in cui aiutavano le popolazioni indigene sudamericane proteggendole dallo sfruttamento e dalla schiavitù, che questi governi volevano continuare a praticare.

Leonardo e Alessandro, 2A

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