Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2023: le proposte didattiche del Comprensivo Enrico Medi

Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo La Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Infatti, proprio in questa data, nel 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la Convenzione a difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che in Italia fu ratificata nel 1991 e nel mondo è attualmente sottoscritta da 196 Paesi.

Come si legge nel sito dell’UNICEF dedicato ai Diritti dei bambini, i quattro principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono i seguenti:

  • Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minorenni, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
  • Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
  • Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione internazionale.
  • Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

Quest’anno la nostra scuola, dall’Infanzia alla Secondaria, attraverso letture, laboratori, attività varie, ha dato modo ai bambini e ai ragazzini di riflettere su questa tematica importante.

Nella Scuola dell’Infanzia si è scelto The water princess (La principessa dell’acqua), libro che esprime con chiarezza il diritto fondamentale all’acqua e al cibo, diritto che tutti i bambini del mondo dovrebbero avere.

Nelle classi della Scuola primaria, sono stati scelti diversi testi adatti all’età dei bambini, come Flipsy, per trattare del diritto di essere amati nelle classi prime, o come Il bambino che lavava i vetri per le classi quinte, per riflettere sui diritti negati a quei bambini che sono costretti a lavorare ancora in molte parti del mondo.

Nella Scuola secondaria le diverse classi hanno letto un articolo di Paolo Garimberti, tratto da Il venerdì di Repubblica, intitolato Bambini nel XXI secolo e svolto le attività di comprensione, discussione, raccolta di dati, relative a questo articolo. Il giornalista si interroga sulla condizione dei bambini nel mondo occidentale e nei Paesi del Terzo mondo e sul fatto che la considerazione sociale possa cambiare in base alla fortuna o sfortuna che li ha fatti nascere in un posto invece che in un altro.

Inoltre, i ragazzi delle classi seconde si sono recati a leggere ai bambini delle classi quarte della primaria il racconto Il diritto di Leonardo tratto dal libro di Flavia Franco La leggerezza delle nuvole: i diritti dei bambini. Il racconto ha permesso di riflettere sul diritto ad essere accettati come si è e ad essere rispettati in quanto tali, vedendo riconosciuta la propria unicità.

Si legge all’inizio del racconto Il diritto di Leonardo:

Devo essere protetto
Da chi mi tratta male,
il mio cuore non dev’essere rinchiuso
da chi mi vuole escluso

Ciascun bambino ha il diritto ad essere rispettato in quanto individuo unico e speciale; ciascun bambino ha diritto di essere rispettato nella sua diversità, nei suoi pregi e nei suoi difetti.

La conclusione a cui sono stati condotti i bambini è proprio quella che si legge alla fine del libro:

Nessuno deve prendermi in giro pensando che sono diverso o che ho dei problemi, nessuno deve farmi sentire escluso, infelice, umiliato o bullizzato. Se sono in difficoltà, devo cercare e trovare aiuto.

Al diritto al rispetto corrisponde un dovere di rispettare, altrettanto fondamentale. Un bambino rispettato diventerà un adulto rispettoso, nella speranza che si inneschi un meccanismo virtuoso e necessario per la società del futuro.

La commissione del Progetto cultura